martedì 18 ottobre 2005 ore 21
Teatro Vittorio Emanuele

BORIS PETRUSHANSKY

pianoforte


FRYDERYK CHOPIN
Improvviso in la bem. magg. op. 29
Fantasia-Improvviso in do diesis min. op. 66
Fantasia in fa min. op. 49
Polacca-Fantasia in la bem. magg. op. 61
Polacca in la bem. magg. op. 53
«Eroica»


ALEKSANDR SKRJABIN
Due poemi op. 32
1. in fa diesis magg.
2. in re magg.
Valzer in la bem. magg. op. 38
Fantasia in si min. op. 28


FRANZ LISZT
Années de pèlerinage.
Supplément «Venezia e Napoli»
1. Gondoliera
2. Canzone
3. Tarantella


Boris Petrushansky

Un rientro alla grande per un grande interprete che torna a suonare a Messina dopo venticinque anni di assenza. Enfant prodige, Boris Petrushansky è ammesso al Conservatorio di Mosca dove, quindicenne, incontra uno dei più grandi musicisti e didatti del nostro tempo, Heinrich Neuhaus, e ne diventa l’ultimo allievo assimilando i canoni esecutivi ed interpretativi di quella scuola pianistica che ha formato artisti del calibro di Sviatoslav Richter ed Emil Gilels. Il suo ingresso nel concertismo internazionale è segnato dalle vittorie ai concorsi di Leeds (1969), Monaco (1970), Mosca (1971), “Casagrande” di Terni (1975), e da molte incisioni discografiche. Oggi vive in Italia, è docente all’Accademia Pianistica di Imola, e membro di giuria in prestigiosi concorsi pianistici. Fedele custode delle tradizioni romantiche delle scuola russa, per il concerto inaugurale della 85ª stagione concertistica della Filarmonica Laudamo Boris Petrushansky incentra il suo recital sul tema della ‘fantasia’ impaginandolo con i nomi di Chopin, Liszt, Skrjabin.

 


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