Enrico Dindo
I Solisti di Pavia
«È il vanto del concertismo
italiano. Enrico Dindo, torinese, classe 1965, ne ha
fatto di strada da quel 1987 quando, ventiduenne, viene
scelto da Riccardo Muti come primo violoncello solista
dell'orchestra della Scala. Dieci anni più tardi
è il primo italiano a conquistare il podio più
alto al “Rostropovic” di Parigi: il riconoscimento internazionale
di un grande talento. Dopo undici anni di ‘servizio'
in una delle orchestre più ambite decide di mettersi
‘in proprio', ed inizia una brillante carriera in tutto
il mondo. L'Associazione Nazionale dei Critici gli conferisce
nel 200o il Premio Abbiati come miglior solista. Ora
è a capo di un'orchestra da camera di qualità,
I Solisti di Pavia, e di un'Accademia che prepara i
giovani professionisti del futuro» ( S. Consenzi
). Con questo giovane complesso, nella duplice
veste di direttore e solista, Enrico Dindo esegue un
bel programma con il primo Concerto per violoncello
di Haydn, il Divertimento KV 138 di
Mozart , l' Andante cantabile per
violoncello ed archi e la Serenata di Cajkovskij.
Questi ultimi brani figurano anche in uno dei due CD,
incisi per Velut Luna, che nel 2004 hanno segnato il
debutto discografico dell'orchestra.