Edison Studio

Arbace, sacerdote egizio, s’innamora di Jone, promessa a Glauco, e pur di averla per sé fa impazzire con un filtro magico il rivale che poi è condannato a morire nell’arena. L’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. distrugge Pompei, permettendo ai due giovani amanti di ricongiungersi e di salvarsi dal cataclisma. Gli ultimi giorni di Pompei è stato il primo kolossal italiano, prodotto dalla Ambrosio Film nel 1913 per la regia di Eleuterio Ridolfi, la sceneggiatura di Arrigo Frusta (tratta dal romanzo di Edward Bulwer Lytton), la fotografia di Anchise Brizzi e gli attori Fernanda Negri Pouget, Eugenia Tettoni Florio, Ubaldo Stefani, Antonio Grisanti. Il film resta ancora oggi un capolavoro della cinematografia in bianco e nero: grandi scene di massa, citazioni dalla pittura classica, impressionanti sequenze finali (il circo e l’eruzione del vulcano) che sperimentano la tecnica della ripresa in profondità. Alle prese con questo prototipo del muto ad effetti speciali Edison Studio, usando le nuove tecnologie in tempo reale e differito, ha composto una colonna sonora articolata su più livelli: suoni simbolici, piani sonori complessi, dialoghi in lingue ‘improbabili’, riferimenti non naturalistici. Le produzioni elettroacustiche di Edison Studio, realizzate per la Biennale di Venezia, Ravenna Festival ed altre importanti istituzioni, hanno ottenuto premi internazionali.