Ramin Bahrami
Il nome che ricorre più spesso nella
vita di Ramin Bahrami è quello di Bach, musicista
cui egli ha consacrato gran parte della sua attività
concertistica, e che fino ad oggi gli ha procurato i
maggiori consensi di pubblico e critica. Ma un altro
nome in questi ultimi anni viene associato sempre più
spesso al suo: quello di Glenn Gould, il leggendario
pianista canadese che con le sue incisioni ha fatto
ascendere la musica Bach alla hit parade dei
dischi più venduti. Infatti, come le Variazioni
Goldberg che Gould registrò due volte, all’inizio
ed alla fine della sua carriera, segnarono una svolta
nella storia dell’interpretazione e soprattutto
nella conoscenza bachiana da parte delle giovani generazioni,
così l’Arte della Fuga incisa da Ramin
Bahrami nel 2007 per la Decca ha debuttato direttamente
nella classifica ufficiale degli album più venduti
nel mondo. «Ramin Bahrami scompone la musica di
Bach e la ricompone in modi che risentono di un modello,
Glenn Gould, senza veramente assomigliare mai al modello»,
ha scritto Piero Rattalino che di Bahrami è stato
maestro. Ma altri numi tutelari hanno presieduto alla
formazione del giovane pianista iraniano, non ultima
Rosalyn Tureck, l’artista che più di altri
nel ‘900 ha contribuito a far conoscere Bach attraverso
i suoi studi e le sue esecuzioni.