Giovanni Renzo

Un musicista deforme che vive nei sotterranei dell’Opéra di Parigi s’innamora di una cantante lirica; per conquistarla e facilitarne il successo non si fermerà nemmeno davanti al ricatto e all’assassinio… The Phantom of the Opera, tratto dal romanzo di Gaston Leroux, è entrato nella cinematografia nel 1925 col regista Rupert Julian. Da allora ha conosciuto un’enorme fortuna: ripreso da registi famosi come Arthur Lubin, Robert Markovitz, Dario Argento, è stato rielaborato anche come musical. Ma la prima versione resta quella più riuscita, con le sue scene sinistre, intriganti, cariche di pathos e suspence. A questo classico del cinema muto si accosta il compositore e pianista Giovanni Renzo, avvolgendolo nella sua poetica musicale. «Una visione in bianco e nero ha sempre accompagnato la mia vita: i tasti bianchi e neri del pianoforte, il nero lucido dello strumento che amo. Una realtà fittizia, quella del bianco e nero cinematografico, perché il mondo è a colori, ma il bianco e nero del mio pianoforte è reale, è ciò che vedo tutti i giorni. Il bianco è la luce riflessa dalla somma di tutti i colori. Il nero è il buco in cui precipitano tutti i colori. Un film ricrea una visione del mondo in bianco e nero, irreale, che si fonde con la realtà del mio bianco e nero, quello da cui fluisce la colonna sonora che accompagna la mia vita».


domenica 13 aprile 2008 ore 18
Teatro Savio

MUSICA E CINEMA

«IL FANTASMA DELL'OPERA»

con
Lon Chaney, Mary Philbin, Norman Kerry,
Bernard Siegel, Gibson Gowland, Virginia Pearson

regia
Rupert Julian
(b/n USA 1925)


musiche di
Giovanni Renzo
Philip Glass
Carl Zeller
John S. Zamecnik
Ellen Wright
Richard Heuberger
Luigi Denza
Ludovico Einaudi


arrangiate
ed eseguite al pianoforte da

Giovanni Renzo





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