Pietro De Maria
Nella stagione 2006-7 Pietro De Maria ha avviato
un progetto musicale molto bello e di grande respiro:
l’integrale pianistica di Chopin presentata in
un ciclo di sei concerti che seguono l’ordine
cronologico di composizione secondo un criterio già
stato adottato da un interprete storico quale Nikita
Magaloff. Il progetto non solo è stato accolto
nella sua interezza dalle principali società
di concerti italiane, ma si sta anche traducendo in
un serie di CD per la Decca, il primo dei quali ha già
suscitato l’entusiasmo dei critici. «Un’integrale
chopiniana su cui scommettere. De Maria dimostra di
avere una personalità di rara ricchezza romantica:
rigoroso nella lettura, incandescente nella resa esecutiva…
Ma è tutta l’esecuzione ad imporsi per
la freschezza del piglio, l’effervescenza delle
idee, la spensieratezza tecnica (Angelo Foletto).
Ancor prima ancora che si realizzasse il progetto dell’integrale
chopiniana, Pietro De Maria aveva eseguito alla Filarmonica
Laudamo alcune pagine fondanti della letteratura chopiniana
come le due raccolte di Studi e la Ballata op. 38.
Torna ora con un altro ciclo importante come quello
dei Preludi composti in un arco di tempo che
va dal 1832 al 1839, cornice entro la quale si muovono
tutti i brani del suo recital odierno.