Ex Novo Ensemble - Sandro Cappelletto
Il Quatuor pour la fin du temps è
una composizione visionaria e di enorme impatto emozionale.
Olivier Messiaen lo scrisse durante la seconda guerra
mondiale: arruolato nell’esercito francese, egli
fu catturato dai Tedeschi e deportato in un campo di
concentramento. Qui appunto nacque il Quatuor,
che fu eseguito nel 1941 dallo stesso Messiaen e tre
altri prigionieri. Alla partitura sono premesse alcune
frasi dell’Apocalisse: «Poi vidi un angelo
potente che scendeva dal cielo avvolto da una nube;
sopra il capo aveva l’iride, il suo volto era
come il sole e le gambe come colonne di fuoco... pose
il piede destro sul mare e il sinistro sulla terra...
poi, l’Angelo che avevo visto in piedi sul mare
e sulla terra alzò la mano destra verso il cielo
e giurò per il Vivente nei secoli dei secoli...
che non vi sarà più dilazione di tempo;
ma nel giorno in cui si farà sentire la voce
del settimo Angelo ed egli suonerà la tromba,
il Mistero di Dio sarà compiuto». Messiaen
traduce queste visioni nel simbolismo musicale di otto
movimenti dall’organico cangiante: i primi sei
alludono ai giorni della creazione, il settimo al giorno
in cui Dio si riposò e l’ultimo all’Eternità.
Eseguono il Quatuor i musicisti dell’Ex
Novo Ensemble, mentre Sandro Cappelletto rinnova per
noi il miracolo d’un gesto creativo che ha segnato
il ‘900.