Collegium Classicum
La gamma di colori e il respiro sinfonico di una formazione come il quintetto di fiati con pianoforte consentono di trasporre su pochi pentagrammi l’intera partitura di un’opera lirica. I compositori si sono cimentati in quest’impresa fin dal secolo scorso, ma la sfida diventa più appassionante quando viene raccolta da elementi dell’orchestra di un ente lirico, cioè musicisti che quotidianamente vivono immersi nel mondo operistico. È il caso del Collegium Classicum, formato da prime parti del Teatro Massimo di Palermo, che oggi propone alla Filarmonica Laudamo un programma tematico dal titolo «I Fiati all’Opera». Nato nel 1978 per iniziativa del clarinettista Giuseppe Balbi, il complesso svolge da oltre trent’anni un’intensa attività al cui interno un ruolo importante occupano i molti concerti che ogni anno esso realizza per l’attività promozionale che il Teatro Massimo realizza nelle scuole e in tutte le province della Sicilia occidentale. Una caratteristica del Collegium Classicum è quella di poter variare l’organico a seconda del repertorio scelto, così da proporre di volta in volta un repertorio sempre di rara esecuzione che include arrangiamenti originali d’epoca e si spinge fino alla letteratura contemporanea.