domenica 21 novembre 2010 ore 18
Palacultura Antonello


ALESSANDRO MARINO
pianoforte


VALENTIN ALKAN
Grande sonata op. 33
«Le quattro età»

LOUIS MOREAU GOTTSCHALK
Souvenir de Porto Rico. Marcia dei gibaros op. 31

Grande fantasia trionfale
sull’inno nazionale brasiliano op. 69


VALENTIN ALKAN
Le chemin de fer. Studio da concerto op. 27

Sinfonia op. 39 nn.4-5-6-7
per pianoforte solo


Alessandro Marino
Perché è tramontata la stella di Valentin Alkan? Forse perché oggi sono pochi i “virtuosi” in grado di affrontare le sue monumentali creazioni. Alkan nacque nel 1813 a Parigi, dove trascorse tutta la vita tra il concertismo, la composizione e l’insegnamento. Coetaneo di Berlioz e Liszt, che lo stimavano molto, fu legato a Chopin da un’amicizia profonda, anche se non si potrebbero immaginare figure più diverse tra loro: una sola cosa ebbero in comune, l’aver scritto solo per il pianoforte. Se crediamo (a torto, s’intende) di conoscere il mondo chopiniano, quello di Alkan ci riserverà vere sorprese col suo estro imprevedibile, gli scatti fantastici e la scrittura sperimentale. Ci sorprenderanno anche le forme colossali, come nella Sonata “Le quattro età” che descrive le fasi della vita dell’uomo, o nella Sinfonia per pianoforte solo che a sua volta fa parte di un enorme ciclo pianistico. Alessandro Marino, siciliano, classe 1987, ha già eseguito Alkan nell’ambito del festival Suona Francese organizzato dall’Ambasciata di Francia. Oggi ne presenta i brani più impegnativi inframmezzandoli con pezzi di bravura di Gottschalk, lo “Chopin negro”, il pianista-compositore creolo che nel primo ’800 si formò a Parigi riuscendo a catturare qualcosa delle magie chopiniane e lisztiane.


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