Quartetto di Venezia
Della loro vocazione ai vertici più
ardui del camerismo è testimone Bruno Giuranna:
«È un complesso che spicca con risalto
nel pur vario e vasto panorama musicale europeo.
La perfetta padronanza tecnica e la forza delle
interpretazioni, caratterizzate dalla spinta verso
un valore assoluto propria dei veri interpreti,
pongono il Quartetto di Venezia ai vertici della
categoria e fra i pochissimi degni di coprire il
ruolo dei grandi quartetti del passato». Formatosi
alla scuola del Quartetto Italiano e del Quartetto
Vegh, il Quartetto di Venezia si è esibito
in sale come la National Gallery di Washington,
il Palazzo delle Nazioni Unite di New York, il Palau
de la Musica di Barcellona. Per i venticinque anni
dalla fondazione ha ricevuto l’alto riconoscimento
del Presidente della Repubblica. Ha registrato l’integrale
dei Quartetti di Cherubini per la Decca e i Quartetti
di Malipiero, raramente eseguiti, che hanno meritato
il Premio della Critica Italiana quale migliore
incisione cameristica. Alla Filarmonica Laudamo
ne propone il primo insieme al Quartetto op. 135
di Beethoven, un capolavoro assoluto il cui ultimo
movimento, intitolato «La difficile risoluzione»,
è una parabola in musica dell’imperativo
morale kantiano che sublima il pathos, l’umana
sofferenza, nel supremo ideale dell’arte.