Franco D'Andrea

Franco D’Andrea è un musicista che non ha bisogno di presentazioni. La sua storia artistica è talmente ricca, intensa, coerente, che per condensare in pochi tratti tutte le sue collaborazioni, gli incontri, le opere significative ci vorrebbero forse le parole di un poeta.

“Il piano solo rappresenta nel jazz una delle occasioni più adatte per ricercare, improvvisando, nuove combinazioni musicali, con esiti imprevedibili. In genere il musicista ha molti tasselli del mosaico pronti. Nel mio caso possono essere composizioni originali o anche brani dei miei autori preferiti (Kid Ory, George Gershwin, Duke Ellington, Billy Strayhorn, Thelonious Monk, Lennie Tristano, John Coltrane) col profumo che le varie ere del jazz a cui appartengono portano ancora oggi con sé. Ma la trama finale è tutta da inventare, il racconto che ogni sera si dipana sul palcoscenico sarà sempre diverso. Inoltre, qualche volta, suonando può venire alla luce un elemento musicale nuovo, non conosciuto, di cui non sono chiare le implicazioni. Accettare il confronto con questo nuovo elemento significa, in un certo modo, aprirsi un varco verso il mistero“.dipana sul palcoscenico sarà sempre diverso. Inoltre, qualche volta, suonando può venire alla luce un elemento musicale nuovo, non conosciuto, di cui non sono chiare le implicazioni. Accettare il confronto con questo nuovo elemento significa, in un certo modo, aprirsi un varco verso il mistero“

Franco D'Andrea

jazz e nuovi linguaggi

domenica 30 marzo 2014 ore 18
Auditorium Palazzo della Cultura «Antonello da Messina»



FRANCO D'ANDREA
pianoforte



“Piano Solo”



Brani originali di Franco D’Andrea
e improvvisazioni jazzistiche


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