Pannonica Jazz Workshop
Pianista, compositore, arrangiatore, il
nome di Billy Strayhorn è collegato a quello
di Duke Ellington, con cui collaborò per
oltre venticinque anni, inscindibilmente.
Per le sue inconfondibili sonorità, per la
connotazione formale e la modernità delle
sue composizioni, egli oggi è giustamente
celebrato come uno dei grandi compositori americani
del ’900.
Il Pannonica Jazz Workshop, con questo tributo in
occasione del centenario della nascita, ha cercato
di indagare nella vena compositiva dello Strayhorn
più indipendente e forse più
personale, ispirandosi all’unica vera incisione
a suo nome, registrata nella amata Parigi nel 1961,
con il titolo The Peaceful Side Of
Billy Strayhorn (per la Capitol) dove le sue
meravigliose canzoni, evocano chiaramente echi dell’impressionismo
francese, e della musica europea in generale.
Il Pannonica Jazz Workshop, coordinato da Filippo
Bonaccorso e Luciano Troja, è nato a Messina
intorno al 2004, con la partecipazione di un gruppo
di musicisti al fine di perfezionarsi nella pratica
jazz e nell’improvvisazione musicale. Nel
lavoro del workshop sono presenti “regole”
e relative “trasgressioni”, tradizione
e innovazione, brani a forte componente “scritta”
come pure ad elevata improvvisazione, ma il vero
leader è il gruppo, che con il proprio suono,
con le idee e gli stimoli che cerca di proporre,
fa girare verso direzioni privilegiate tutta quella
che è la materia dell’ensemble.
“Strayhorn era il mio braccio destro,
quello sinistro, gli occhi che avevo dietro la testa;
le mie onde cerebrali viaggiavano nel suo cervello,
e le sue nel mio”.
Duke
Ellington
jazz e nuovi linguaggi