domenica 22 marzo 2015 ore 18
Auditorium Palazzo della Cultura «Antonello da Messina»


 

VIJAY IYER TRIO

 


Vijay Iyer,
pianoforte
Stephen Crump, contrabbasso
Marcus Gilmore, batteria

 


Musiche di Vijay Iyer


Vijay Iyer Trio

Vijay Iyer è sicuramente il musicista jazz del nuovo millennio più acclamato dai critici, che in lui hanno visto l’inventore di un vero e proprio personale linguaggio pianistico.
Il trio che si esibirà per la Filarmonica Laudamo, formato da Iyer, Stephen Crump con cui collabora dal 2003, e Marcus Gilmore, dal 2008, è la formazione “storica” di Iyer, che ha raccolto tutti i premi possibili, con i leggendari album Accelerando e Historicity (Album dell’Anno per il New York Times, Los Angeles Times, Chicago Tribune, Detroit Metro Times, National Public Radio, the Village Voice Jazz Critics Poll, Downbeat, nominato per il Grammy per il miglior Album Strumentale, e vincitore dell’Echo Award). Vijay Iyer, è stato eletto più volte “pianista dell’anno” dalla Jazz Journalists Association, referendum dei più autore- voli critici al mondo. Nel 2012 ha ricevuto da Downbeat una “quintuple crown” senza precedenti nella storia della prestigiosa rivista jazz: Musicista dell’Anno, Pianista dell’Anno, Album dell’Anno, Compositore dell’Anno, Gruppo dell’Anno.
Per la incisiva chiarezza di pensiero estetico, culturale e politico e per le implicazioni della sua musica (Point of Departure), Iyer è considerato “colui che ha il potenziale di cambiare il linguaggio e la prospettiva del piano jazz per sempre” (Jazzwise).
Quarantaduenne, di origini indiane, ma cresciuto negli Stati Uniti, Iyer è laureato in fisica. Ha cominciato a suonare il violino a tre anni, ma è principalmente un autodidatta. Uno dei suoi mentori è stato Steve Coleman, e ha collaborato intensamente con Roscoe Mitchell e George Lewis. Gli interessi musicali di Iyer sono oceanici, così come è incredibile la diversità dei progetti musicali che manovra e sperimenta. Collabora stabilmente con il poeta hip-hop Mike Ladd, con il quale ha pubblicato nel 2003 “In What Language” e soprattutto nel 2012 “Holding It. The Veterans’ Dream Project”, poema musicale multimediale sul disagio sociale ed i sogni dei veterani dall’Iraq e Afghanistan. Fino all’ultimo album del 2014 Mutations per la ECM, suite in 10 movimenti per pianoforte e quartetto d’archi che si ispira al post-11 settembre.
Iyer è stato appena insignito del prestigioso “Genius Grant“ della John D. and Catherine MacArthur Foundation, uno dei più importanti riconoscimenti americani in assoluto, che riguarda tutte le categorie della conoscenza, per valorizzare le straordinarie potenzialità di un artista o di uno scienziato in funzione del benessere futuro del pianeta.

“Presto! Here is the great new jazz piano trio”

Ben Ratliff, The New York Times


“The best band in jazz” Pop Matters

jazz e nuovi linguaggi


© Copyright Filarmonica Laudamo Messina - P.IVA 02085640833 - C.F. 80006110839